mercoledì 12 maggio 2010

COMUNICATO NUMERO NOVE

Il FCS è presente, controlla l'evento e deve ribadire diverse cose strane, cose che cercheremo di capire analizzando le voci della piazza.
1) La maggioranza dei soci, e della gente in generale, crede che il FCS sia una montatura orchestrata dalla Società della Scampanata o dai Tresette o Società dei Tresette,
QUESTO NON E' VERO
2) La SdS emette regolamenti e condizioni, che interpreta a suo piacimento, che sarebbe quello di scarrettare chiunque meno colui che oramai risulta chiaro essere il
CAPO ASSOLUTO DELLA SCAMPANATA CIOE'
CAPRUGGINE
,
colpevole indiscusso del rapimento del Carretto, avvenuto come la cronaca riporta (quella dei giornali, non quella falsa che riportate voi nel sito della Scampanata) Cronaca, come voi asserite, che dichiara "El Fronte continua cui comunichèti e vole che sia punito Capruggine Responsabile nonché Custode del Carretto ‘n tempo de pace. Ma Capruggine è stèto degià punito il primo de maggio, subbito! "
Infatti nella cronaca del primo maggio non esiste il minimo riferimento alla punizione e dire che l'avete scritto voi.
Controllare per credere QUI sulla cronaca del primo maggio.

Il FCS tiene a chiarire, come risulta dai precedenti comunicati visibili QUI, che la SdS ha avuto la possibilità di scegliere fra DUE CONDIZIONI e che con il comunicato

Mo basta2!!!!


(così avrebbe detto Bargiacca e così se dice noi)

"visibile sulla cronaca del sito ufficiale della SCAMPANATA"


pubblicato sul sito ufficiale e ripubblicato sul gruppo FB Scampanata DICHIARA

"ACCETTATE LE CONDIZIONI DEL MISERICORDIOSO FRONTE CONTRO SCAMPANATA"


Le nostre condizioni erano chiare e per quanto crediate di pilotate tutti i soci sappiate che numerosi sono i nostri infiltrati che in silenzio controllano le malefatte, il malumore è diffuso.
Il FCS non può esercitare un controllo giuridico sulla Scampanata per questo motivo sceglie di APPELLARSI nell'unica persona che ancora conosce il significato della parola GIUSTIZIA cioè l'AVVOCATO d'ufficio della Scampanata, colui che applicando fermamente le giuste regole garantisce l'equo processo a tutti i colpevoli.
Il Leader Misericordioso non intende rinnegare la parola data, è disposto a salire sul carretto come promesso e manterrà la parola data (noi manteniamo la parola, qualcun'altro sembra de no) però prima deve essere fatta giustizia.





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